sabato 27 marzo 2010

Gaza: ecco il risultato della politica pro-Hamas europea




Quando un personaggio dell’importanza della baronessa Catherine Ashton si reca a Gaza e parla di tutto fuorché del popolo palestinese oppresso da Hamas, quando da ogni parte arrivano inviti a riprendere il dialogo tra ANP e Israele e si fa finta di non vedere l’ingombrate presenza di Hamas, quando si attacca continuamente una sola parte (Israele) e si giustifica l’operato dell’altra (Hamas), allora succede quello che è successo ieri sera a Gaza quando un gruppo di terroristi di Hamas e di Jaljalat (un gruppo vicino ad Al Qaeda) attacca una pattuglia israeliana allo scopo di prendere prigionieri militari israeliani uccidendone due.

Non si può non pensare che i vertici di Hamas (che ha rivendicato l’azione) e di Jaljalat non sapessero che Israele avrebbe reagito. Lo scopo era proprio quello, far reagire Israele e magari mettere sul piatto qualche decina di morti civili. Già da ieri sera fonti di Hamas riferivano che alcuni carri armati entrati nella Striscia di Gaza stavano sparando sulla popolazione, notizia chiaramente falsa ma sufficiente per scatenare i soliti noti nelle solite condanne all’esercito israeliano. Dell’attacco terroristico di Hamas nemmeno una parola. Di condanne poi non se ne parla.

Ma è normale, tutto normale. Hamas approfitta solo degli assist che gente come la Ashton gli lancia, approfitta che tutto il mondo in questo momento sia schierato dalla sua parte, non dalla parte del popolo palestinese che come sempre viene usato come carne da macello (anche dall’occidente), proprio dalla parte di Hamas che, fino a prova contraria, è considerato dall’Unione Europea un movimento terrorista. Questo qualcuno dovrebbe ricordarlo alla Ashton.

Ora speriamo che l’episodio di ieri sera sia solo un fatto isolato, ma obbiettivamente ci crediamo poco. Noi, come tanti altri, pensiamo che sia solo l’inizio di una strategia dell’escalation studiata a tavolino per costringere Israele a reagire, esattamente come successe prima dell’operazione Piombo Fuso. Per questo chiediamo all’Unione Europea di condannare senza mezze misure l’attacco terroristico di ieri sera, chiediamo che l’Europa lavori per il totale isolamento di Hamas e, quindi, per il bene della popolazione palestinese. Chiediamo che i politici europei smettano di sostenere il gruppo terrorista palestinese, un sostegno che danneggia la popolazione palestinese. Chiediamo che si smetta di strumentalizzare e usare la popolazione palestinese e che si lavori seriamente al suo benessere estromettendo da qualsiasi contesto Hamas, l’unico vero responsabile della attuale situazione di Gaza.

Per questo abbiamo inviato un esposto al Parlamento Europeo affinché emetta una dura condanna contro Hamas e affinché faccia chiarezza sul comportamento della baronessa Catherine Ashton che, nelle vesti istituzionali di rappresentante della politica estera europea, ha deliberatamente e apertamente sostenuto un gruppo considerato terrorista proprio dall’Unione Europea. Nell’esposto abbiamo chiesto che Catherine Ashton renda conto pubblicamente del suo comportamento e che chiarisca definitivamente la sua posizione o, in alternativa, che si dimetta dal suo incarico.

Miriam Bolaffi

Tratto da Secondo Protocollo Unconventional defender of Human Rights
http://www.secondoprotocollo.org/?p=740

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