Presidi anche in Calabria da Catanzaro a Reggio, lungo l'A1 e ai traghetti
Con l'inizio della settimana, è scattato lo sciopero dei trasporti in Sicilia "Operazione vespri siciliani". La protesta, promossa da "Forza d'urto" - il movimento nato da Autotrasportatori Aias, Movimento dei Forconi, pescatori, imprenditori agricoli e da altre organizzazioni - durerà cinque giorni, e si concluderà alla mezzanotte di venerdì prossimo. A Palermo blocchi al porto e nel primo tratto della A19 fino a Villabate. Blocchi anche nell'agrigentino. Code agli ingressi in autostrada.
PALERMO -
Blocco totale del trasporto in Sicilia dalla mezzanotte di lunedì. L'iniziativa di protesta, che si concluderà alle 24 di venerdì prossimo, è stata promossa da numerose aziende di trasporto, strutturate e non strutturate, che hanno aderito al movimento "Forza d'Urto" che vedeva già la partecipazione degli autotrasportatori dell'Aias, del "Movimento dei Forconi, degli imprenditori del settore agricolo, dei pescatori e di diverse altre categorie. All'origine della protesta il caro carburanti che penalizza l'economia.
Rallentamenti del traffico si sono registrati sulla strada statale 624 Palermo-Sciacca e sulla statale 121 tra Bolognetta e Palermo. Presidi di autotrasportatori sono stati istituiti al porto di Palermo ed a Termini Imerese.
Disagi allo svincolo di San Gregorio, a Catania, e in quello di Acireale, con una lunga fila di tir fermi. Presidi sulla strada che collega Francofonte a Catania e sulla 417 per Gela. Della ventina di blocchi previsti dal Movimento, molti si concentrano nel catanese. Dal porto del capoluogo si è mosso verso la Prefettura il corteo dei pescatori aderenti al Apmp (Associazione pescatori marittimi professionali).
Pesanti disagi anche nel nisseno a causa dello sciopero. I distributori di carburante del capoluogo hanno esaurito le scorte di benzina e gasolio a causa del blocco delle vie d'accesso alla città. Ieri mattina già a partire dalle 9 il traffico in entrata e uscita da Caltanissetta è andato in tilt a causa di blocchi stradali che hanno paralizzato la strada statale 640, sia nel tratto della bretella che collega l'autostrada A19 con Caltanissetta, sia all'imbocco per Agrigento.
In tutta la regione già da domenica le prime file ai distributori di carburante a causa del fermo.
La protesta corre anche su social network come twitter: tra gli ashtag per seguire in diretta i blocchi, #fermosicilia e #forconi.
http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-9ec285ee-aae7-4344-b64d-4331a32a18cd.html
La minaccia del terrorismo internazionale connota l'attuale fase di trasformazione del sistema politico internazionale. Una ricostruzione delle vicende storico-politiche che hanno scosso l'intero pianeta. Da una parte lo Stato d'Israele e dall'altra la nascita dell'Autorità Nazionale Palestinese, dietro l'affermarsi del terrorismo.
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martedì 17 gennaio 2012
domenica 15 gennaio 2012
Dalla Sicilia parte la protesta del Movimento dei Forconi
Probabilmente, tutti noi ne subiremo le conseguenze, come qualche disagio per chi viaggia o qualche difficoltà nel trovare i prodotti… ma i promotori del Movimento dei Forconi hanno già chiesto pubblicamente scusa per gli eventuali fastidi chiedendo, nel frattempo, di condividere le ragioni della protesta e di aderire alle giornate siciliane di mobilitazione, dal 16 al 20 gennaio 2012.
“È la rivoluzione di un popolo che è ai limiti della sopportazione, stanco della classe politica e dell’intero sistema che ci emargina e ci prevarica”: queste le parole di uno dei fondatori del Movimento, Mariano Ferro, in un’intervista prima dell’inizio della protesta.
Il Movimento dei Forconi è un’associazione di agricoltori, artigiani, allevatori e pastori costituitasi per lottare contro lo status quo e contro il potere costituito.
Già negli scorsi mesi era sceso in piazza a più riprese ma, con la quattro giorni di Gennaio, incalza con maggiore veemenza per denunciare le criticità e la disperazione della gente. Il Movimento, che si dichiara libero politicamente e al di fuori di ogni strumentalizzazione, ha pensato in grande decidendo di occupare pacificamente tutti i punti nevralgici della Sicilia.
”Snobbato inizialmente dai mezzi di informazione, i promotori del movimento hanno creato pagine su facebook e video per divulgare finalità e obiettivi. L’adesione degli autotrasportatori ha amplificato notevolmente la notizia della manifestazione che cercherà di bloccare i punti nevralgici dell’isola. “Sarà una manifestazione tranquilla e pacifica” rassicurano i promotori. Al momento, è molto difficile fare previsioni sul numero di aderenti e sulle conseguenze della mobilitazione.
http://www.vivienna.it/2012/01/14/dalla-sicilia-parte-la-protesta-del-movimento-dei-forconi/
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